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23 Novembre 2023

I segreti di Grand Central Terminal: storie, luoghi e curiosità

14 segreti di Grand Central Terminal per conoscere uno dei luoghi più iconici di Midtown Manhattan a New York. Famosa per la sua architettura e il suo ruolo centrale nella storia della città, questa stazione è uno degli snodi più trafficati di New York.
I segreti di Grand Central Terminal storie, luoghi e curiosità

Lo scalo ferroviario di Grand Central, fatto costruire nel 1870 da Cornelius Vanderbilt, è oggi una delle stazioni più belle del mondo e uno dei monumenti più affascinanti di New York. Ospita più di 750.000 persone che la attraversano quotidianamente, tra local, pendolari e turisti. Originariamente nota come Grand Central Depot, la stazione fu ideata per servire la città e agevolarne il traffico interno. Risale poi al 1913 la ristrutturazione che ha portato alla realizzazione della stazione Beaux-Arts che conosciamo oggi, fatta di materiali sontuosi come marmo, ottone, opale e piastrelle Guastavino. Grand Central rischiò di essere demolita a favore di un progetto di grattacieli verso la metà del secolo scorso ma fu salvata da un comitato di conservazionisti (tra cui Jackie Onassis) che si unirono con successo per salvarne il destino. Lavori recentissimi, completati nel 2023 hanno ampliato la linea ferroviaria con una nuovissima stazione LIRR che fornisce collegamenti alle sette linee della metropolitana che attraversano Grand Central e comprende 40 miglia di nuovi binari posati. Nonostante si pensi di conoscere tutto di questo luogo, i segreti di Grand Central Terminal non smettono mai di sorprendere.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: l’intero progetto nacque da un grave incidente

L’8 gennaio 1902, un treno di pendolari proveniente dalla periferia della contea di Westchester si schiantò contro un treno in attesa nel tunnel d’ingresso della stazione, uccidendo 15 passeggeri. Quando un’inchiesta rivelò che le nubi nocive provenienti dall’area della stazione avevano accecato il conducente, riformatori e politici stabilirono piani per vietare il funzionamento dei motori a vapore in città. In concomitanza di questi fatti la famiglia Vanderbilt annunciò l’intenzione di costruire una nuova stazione che avrebbe utilizzato l’elettricità al posto del vapore.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: i “difetti” del soffitto

Raffigurati in oro sopra un cielo turchese, segni zodiacali e 2.500 stelle attirano subito l’attenzione di chi osserva il soffitto della stazione ma questa “volta celeste” presenta alcuni difetti tecnici che passano inosservati uno sguardo inesperto. Alcune costellazioni, infatti, appaiono disegnate come da terra, ma la maggior parte di esse è rappresentata al contrario. Vicino alla costellazione del Cancro, inoltre, si nota una piccola zona di mattoni scuri. Durante i lavori di ristrutturazione è stata lasciata questa traccia del passato, testimonianza del catrame e della nicotina che ricoprivano l’intera volta della stazione. Infine, al centro del soffitto si trova ancora oggi un piccolo foro, praticato nel 1957 per l’esposizione di un razzo Redstone al pubblico durante la Guerra fredda con l’Unione Sovietica.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: la galleria dei sussurri

A metà strada tra l’atrio principale della stazione e la Vanderbilt Hall, si trova la famosa Galleria dei Sussurri. Questo spazio quadrato, sormontato da quattro archi ai lati è famoso per la sua acustica particolare. Posizionandosi in uno dei quattro angoli della rotonda, con lo sguardo rivolto al muro, basterà sussurrare qualcosa a bassa voce perché i suoni emessi raggiungano il lato dimetricamente opposto della volta. I motivi di questo fenomeno acustico – che ha del miracoloso – sono l’assenza di prese d’aria e ostacoli in cui il suono possa scomparire, e il design della curva parabolica che aiuta il suono a viaggiare in alto e attraverso la rotonda stessa.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: lo sportello delle informazioni

Lo sportello informazioni, che si trova proprio al centro dell’atrio principale della stazione e riceve circa 1.000 domande all’ora, è storicamente noto come il punto in cui i newyorkesi usavano darsi appuntamento prima dell’avvento della tecnologia. Tra i segreti di Grand Central Terminal siamo qui di fronte a uno dei più interessati: all’interno dello stand informativo rivestito in ottone, infatti, si nasconde una scala a chiocciola circolare in acciaio che conduce a uno livello inferiore.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: gli orologi

Proprio sopra lo sportello delle informazioni, l’orologio simbolo della stessa stazione è molto più di un semplice quadrante: con i suoi quattro lati di opali ha un valore compreso tra i 10 e i 20 milioni di dollari! Si tratta di un vero e proprio tesoro, esposto in piena vista sotto gli occhi di tutti. Un altro degli orologi più famosi della stazione adorna l’esterno dell’edificio: con più di quattro metri di diametro, l’orologio Tiffany sulla facciata di fronte alla 42esima Strada è il più grande esempio al mondo di vetro Tiffany.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: lo speakeasy

Nascosto al livello ammezzato del lato sud-ovest della stazione, The Campbell è un bar sofisticato, frequentato prevalentemente da newyorkesi, dove ordinare un cocktail signature in un contesto ispirato all’età del jazz. Il bar fu in origine l’ufficio del magnate John W. Campbell, cadde in rovina dopo la sua morte nel 1957 e solo nel 2007 fu riaperto e riportato al suo antico splendore. L’enorme camino in pietra e le vetrate piombate sono il valore aggiunto che rende l’ambiente super chic.
I segreti di Grand Central Terminal storie, luoghi e curiosità

  1. I segreti di Grand Central Terminal: il marchio dei Vanderbilt

“Grandi querce crescono da piccole ghiande”: questo è il motto della famiglia Vanderbilt. Gli eredi di Cornelius Vanderbilt commissionarono all’artista francese Sylvain Saliéres decorazioni di bronzo e pietra con motivi di foglie di quercia e ghiande perché tutti sapessero chi aveva finanziato la magnifica stazione del 1913. Ancora oggi questi simboli si trovano sugli intagli ornamentali nella Vanderbilt Hall, sugli archi che raggiungono il soffitto nell’atrio principale e sui giganteschi lampadari in bronzo posizionati in tutta la stazione.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: il campo da tennis

Quasi nessuno sa dell’esistenza del Vanderbilt Tennis Club: si trova al quarto piano della stazione, è aperto al pubblico e per un periodo di tempo negli anni ‘80 fu proprietà di Donald Trump. Il club è uno dei più esclusivi di Manhattan, comprende un campo in cemento indoor di dimensioni regolamentari, un campo junior, due corsie di pratica e una sala fitness completamente attrezzata. Campi e noleggio racchette sono prenotabili per cifre dai 200$ ai 300$ all’ora.
I segreti di Grand Central Terminal storie, luoghi e curiosità
(immagine scattata da me nel gennaio del 2019)

  1. I segreti di Grand Central Terminal: il mercatino di Natale

la scenografica Vanderbilt Hall, sul lato sud della stazione, ospita ogni anno uno dei mercatini di Natale di New York. Gli stand, dove si trovano artigianato e idee regalo sofisticate, sono aperti dalla metà di novembre alla Vigilia di Natale. Altre informazioni sui mercatini e gli eventi della stagione sono raccolte in questo articolo sul blog.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: M42

Soltanto in tempi recenti, negli anni 80 del ‘900, dieci piani sotto l’atrio principale della stazione, fu scoperta l’esistenza di una stanza top secret conosciuta come M42. Nonostante la sua posizione esatta sia ancora oggi un segreto ben custodito, è stato accertato che questa enorme sala contenga una serie di convertitori un tempo responsabili del controllo dell’elettricità che alimentava i treni. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’M42 fu bersaglio di un attacco nazista sventato appena in tempo dall’FBI.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: il passaggio segreto dietro alle finestre

Chiuso al pubblico ma visibile a un occhio esperto dalla sala principale, dietro le grandi finestre che sovrastano la stazione, un passaggio pedonale segreto consente agli addetti ai lavori spostamenti rapidi e lontani dalla folla. Da qui si gode di una vista privilegiata sul viavai continuo di persone che dalla città raggiungono i binari, e viceversa, creando un vortice in continuo movimento.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: il tunnel per il Waldorf Astoria

È denominato binario 61, si trova sotto la stazione ed è un passaggio segreto, collegato a un ascensore, che porta direttamente a quello che fu il Waldorf Astoria Hotel. Attraverso questo tunnel nascosto, di cui trovi scritto anche in questo articolo sul blog, sono passati personaggi famosi – tra cui il presidente Franklin Delano Roosevelt – con la garanzia di riservatezza dal pubblico. Si dice che il binario 61 sia ancora disponibile in caso di particolare necessità.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: il cinema nascosto

Si trovava vicino al Binario 17 il teatro che fu inaugurato nel 1937 con 242 posti a sedere. Qui venivano proiettati cortometraggi, cinegiornali, documentari e cartoni animati, la cui durata era scelta appositamente per i pendolari. Il teatro prosperò per decenni ma alla fine fu chiuso e demolito nel 1967. Restano oggi a testimonianza soltanto alcune vecchie fotografie.

  1. I segreti di Grand Central Terminal: Ciack si gira!

Non esattamente tra i segreti di Grand Central Terminal o forse il segreto più raccontato, la stazione è stata scelta come location di diversi film nella storia del cinema, tra cui Avengers, Armageddon, Io sono leggenda, Intrigo internazionale, Madagascar e Revolutionary road. Altre location di New York scelte per i film sono elencate in questo articolo del blog.

(in tour con clienti passando per Grand Central)

Conoscevate qualcuno di questi segreti? La stazione di Grand Central e’ una delle destinazioni imperdibili di ogni itinerario a Midtown.

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Dinamica, solare, positiva ed estremamente professionale. Kiara non è solo una delle migliori guide italiane di New York (conosco benissimo la città, eppure lei riesce sempre a sorprendermi con novità e luoghi insoliti) ma anche un'apprezzata Vlogger e Content Creator per il web. Ho avuto modo di collaborare con lei in più di un'occasione, la sua preparazione e la sua serietà sono fuori discussione. Il suo grande valore aggiunto è costituito dall'entusiasmo e dalla determinazione con cui affronta e porta avanti ogni nuovo progetto. Consigliata a chi desidera scoprire Nyc in maniera più autentica e approfondita ma anche ad enti ed aziende che desiderano sviluppare in maniera efficace i loro progetti sul web.
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Writer specializzata in USA socia onoraria Visit USA Italy
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Graficoach, Digital Entrepreneur
Kiara, con la sua agenzia New York City 4 All, non vi propone solo dei tour e dei servizi ma una vera e propria esperienza di New York! Vi fa scoprire luoghi e aspetti della città che raramente avrete occasione di conoscere, tanto più se siete in città solo per pochi giorni. Con i suoi vlog vi porta all'interno di eventi, curiosità, mostre, nei locali più nuovi e di tendenza, offrendo informazioni utili e idee non solo per i turisti ma anche per chi a New York ci vive ma non riesce a stare al passo con tutto quello che questa meravigliosa città offre ogni giorno. E la sua collaborazione con brand, locali, ristoranti, palestre, fa entrare Kiara nel tessuto della città ogni giorno di più... e noi con lei!
Chiara Barbo
Giornalista e scrittrice per La Voce di New York