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6 Maggio 2025

Ingressi USA: cosa è cambiato con la nuova amministrazione Trump

Cosa sta davvero cambiando con la nuova amministrazione Trump per gli ingressi USA? Negli ultimi mesi sono sorte domande e preoccupazioni da parte di chi desidera viaggiare negli Stati Uniti. Dalle nuove direttive sui visti ai possibili controlli più rigidi in aeroporto, le politiche migratorie americane sembrano essere tornate al centro del dibattito. In questo articolo facciamo chiarezza su cosa è cambiato, cosa potrebbe cambiare, e cosa significa tutto questo per chi sogna un viaggio negli Stati Uniti.

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Viaggio in USA alla scoperta dei parchi. Foto credits: www.aeroporto.net

Ingressi USA: cosa è cambiato con la nuova amministrazione Trump

Con il ritorno di Donald Trump alla presidenza, il tema degli ingressi USA è tornato sotto i riflettori. La sua precedente amministrazione si era distinta per un approccio molto restrittivo in materia di immigrazione e viaggi internazionali, e oggi è ormai chiaro che in questo secondo mandato la linea sarà la stessa. Le nuove misure annunciate e alcuni fatti di cronaca suggeriscono infatti un cambiamento di rotta rispetto alla linea più aperta degli ultimi anni a gestione democratica. In particolare, a dare preoccupazioni sono l’irrigidimento nei controlli doganali, le nuove limitazioni per determinati Paesi e il rafforzamento del sistema ESTA. Per chi vuole visitare gli Stati Uniti – per turismo, studio o lavoro – è importante rimanere aggiornati e capire cosa aspettarsi nei prossimi mesi.

Ingressi USA: cosa è cambiato per i possessori di ESTA

L’ESTA (Electronic System for Travel Authorization) è l’autorizzazione elettronica che permette ai cittadini di determinati Paesi, tra cui l’Italia, di viaggiare negli Stati Uniti per turismo per un soggiorno massimo di 90 giorni. Se non sei sicuro del tipo di visto adatto al tuo viaggio, qui trovi la nostra guida completa a tutti i visti USA.

Con l’arrivo della nuova amministrazione Trump, ci sono stati alcuni aggiornamenti anche relativi al programma ESTA. L’autorizzazione rimane perfettamente valida e attiva, ma sono in corso alcune modifiche pensate per rafforzare il sistema di sicurezza. Il modulo di richiesta, ad esempio, potrebbe includere nuove domande, come dettagli su eventuali viaggi precedenti in specifiche aree o sull’utilizzo dei social media. Nulla di preoccupante per chi viaggia con intenzioni turistiche e con i documenti in regola, ma è sempre consigliato compilare la domanda con attenzione e considerare la possibilità di ricevere qualche domanda in più rispetto a prima.

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Visti USA. Foto credit: www.visafoto.com

Ingressi USA e ESTA: rispondiamo alle vostre domande

Nei giorni scorsi sui nostri profili IG abbiamo chiesto se ci fossero e, nel caso, quali fossero i dubbi rispetto alle nuove politiche per gli ingressi USA. Partiamo da qui per fare chiarezza su questo tema rispondendo alle vostre richieste.

  1. È vero che hanno arrestato dei cittadini europei? Sì, ci sono stati alcuni casi segnalati dalla stampa rispetto a ingressi USA di cittadini europei, ma si tratta di situazioni molto specifiche legate a violazioni delle condizioni d’ingresso, come attività lavorative non dichiarate. Chi viaggia per turismo o affari con documenti in regola non ha nulla da temere.
  2. Funziona ancora MPC? Sì, l’app MPC, di cui abbiamo parlato in questo articolo, è ancora attiva e utilizzabile nei principali aeroporti statunitensi. Può aiutare a velocizzare il passaggio in dogana, ma non sostituisce l’ESTA.
  3. Quanto prima della partenza va compilata la richiesta di ESTA? È consigliabile fare richiesta almeno 72 ore prima del volo, ma idealmente anche qualche settimana prima, per avere il tempo di correggere eventuali errori o rispondere a richieste aggiuntive specialmente ora che i controlli sono più attenti o se esistono delle condizioni tali per cui si può presumere un rinvio.
  4. È vero che controllano i telefoni in dogana? Può capitare, ma si tratta di controlli mirati e piuttosto rari. Gli agenti doganali hanno l’autorità per controllare dispositivi elettronici, ma questo avviene solo in casi sospetti e non è la norma. Quando questo avviene la notizia viene riportata da tutti i media con una certa enfasi, proprio perché inusuale.
  5. Quali domande aggiuntive vengono fatte? Il modulo ESTA per gli ingressi USA può includere domande su precedenti viaggi in Paesi specifici, richieste dettagliate sugli alloggi negli USA, sulle date di ingresso e uscita dal paese. Altre domande possono riguardare la natura del viaggio dal momento che con l’ESTA non è possibile lavorare negli USA. Non sono obbligatorie, ma forniscono alle autorità informazioni utili per la valutazione del profilo del viaggiatore. Domande di altra natura sono a diserzione del singolo agente della dogana ma queste sono quelle che ti puoi aspettare con maggiore frequenza.
  6. Le code alla dogana per gli ingressi USA sono aumentate? Non esiste una risposta ufficiale a questa domanda ma in alcuni aeroporti sì, soprattutto in coincidenza con altri voli internazionali e alla luce di possibili tempi più lunghi per le pratiche doganali per persona o nucleo famigliare. È sempre una buona idea prevedere tempi più lunghi e, se possibile, utilizzare servizi come MPC.

In sintesi, il programma ESTA resta attivo e funzionante, ma con un’attenzione leggermente maggiore alla sicurezza.

Mobile Passport Control (MPC) l'App per entrare negli USA

Ingressi USA: L’arrivo a JFK.

Ingressi USA: cosa è cambiato per i possessori di altri visti

Oltre all’ESTA, molti viaggiatori ingressi USA riguardano visti specifici per studio, lavoro o altre motivazioni. Con la nuova amministrazione Trump, alcune procedure potrebbero diventare più rigorose, soprattutto per chi richiede o rinnova un visto. In particolare, si sta ponendo maggiore attenzione ai controlli sui documenti e sulle finalità del soggiorno.

Per i possessori di visti nonimmigrant (B1/B2), le regole rimangono invariate, ma è sempre consigliato avere con sé prove chiare del proprio itinerario o alloggio e della disponibilità economica per il proprio sostentamento negli USA. Per chi viaggia con un visto studentesco (F1/J1), potrebbero esserci verifiche aggiuntive sulle iscrizioni scolastiche e sulla reale frequenza ai corsi. Anche i lavoratori con visti H-1B o L-1 potrebbero dover dimostrare più dettagliatamente il loro ruolo e la necessità della loro presenza negli USA.

In generale, il consiglio è di controllare eventuali aggiornamenti direttamente sul sito ufficiale del Department of State e di assicurarsi di avere con sé tutti i documenti necessari per dimostrare la legittimità del proprio soggiorno. Se stai programmando un viaggio negli Stati Uniti con un visto specifico, informarti in anticipo può evitarti inconvenienti in fase di ingresso.

In conclusione, chi viaggia con un’ESTA approvata e per motivi turistici o di lavoro leciti può affrontare il proprio viaggio negli Stati Uniti con serenità. Le recenti modifiche non rappresentano uno stravolgimento delle regole, ma un rafforzamento dei controlli già esistenti. Come sempre, essere ben informati, avere i documenti in ordine e rispondere con tranquillità alle domande degli agenti doganali è il modo migliore per iniziare al meglio la tua esperienza negli USA!

Per qualsiasi necessità o chiarimento sugli ingressi USA e altro noi siamo sempre a disposizione! Ne approfittiamo per ricordarti i nostri servizi e, nel caso la tua destinazione fosse New York, la lista delle nostre guide digitali sempre aggiornate per garantire ai nostri clienti un soggiorno sempre al top e da vero local! Buon viaggio e buon divertimento!

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Giornalista e scrittrice per La Voce di New York